Fattoria didattica
In questi due anni di intensi lavori ci siamo organizzati per entrare a far parte del circuito delle Fattorie Didattiche del Piemonte, nel quale siamo inseriti dal 2020.
Stiamo ultimando l'allestimento di un salone in grado di ospitare scolaresche e gruppi di persone anche in caso di pioggia, con servizi annessi.
Ma soprattutto stiamo elaborando percorsi e laboratori rivolti a grandi e piccoli, per portare quante più persone possibile dentro il mondo delle piante e della produzione agricola, guardandolo da un punto di vista insolito: da sotto in sù, DALLA PARTE DELLE RADICI!
RADICI E INTRECCI è il nome che abbiamo scelto per la nostra fattoria didattica, sull'onda di una convinzione: nessun organismo, pianta animale o uomo, può vivere solo. Le più essenziali funzioni vitali, prima fra tutte il NUTRIRSI, dipendono o sono mediate da una molteplicità di relazioni tra più organismi, della stessa specie e di specie diverse.
E se cerchiamo di guardare dove non si vede, spingendo l'immaginazione nell'infinitamente piccolo, troviamo una quantità incredibile di microorganismi che hanno ruoli fondamentali e in gran parte ancora sconosciuti.
Vale per le piante, le cui radici intrecciano legami virtuosi con batteri e funghi micorrizici (nessuna paura delle parole difficili!) che permettono loro di raggiungere acqua e altri elementi nutritivi che si trovano in profondità o lontanissimo. Vale per questi organismi sotterranei e minuscoli, che ricevono dalle piante i nutrienti che non possono produrre da soli.
Vale per gli esseri umani, che da sempre fanno affidamento su piante e animali per ricavare le materie prime di cui hanno bisogno per nutrirsi, scaldarsi, coprirsi... e fanno affidamento su altri uomini, anche quando non se rendono conto, in un intreccio di scambi e interdipendenze reciproche.
Ecco un ecosistema, ecco una società...
E se cerchiamo di guardare dove non si vede, spingendo l'immaginazione nell'infinitamente piccolo, troviamo una quantità incredibile di microorganismi che hanno ruoli fondamentali e in gran parte ancora sconosciuti.
Vale per le piante, le cui radici intrecciano legami virtuosi con batteri e funghi micorrizici (nessuna paura delle parole difficili!) che permettono loro di raggiungere acqua e altri elementi nutritivi che si trovano in profondità o lontanissimo. Vale per questi organismi sotterranei e minuscoli, che ricevono dalle piante i nutrienti che non possono produrre da soli.
Vale per gli esseri umani, che da sempre fanno affidamento su piante e animali per ricavare le materie prime di cui hanno bisogno per nutrirsi, scaldarsi, coprirsi... e fanno affidamento su altri uomini, anche quando non se rendono conto, in un intreccio di scambi e interdipendenze reciproche.
Ecco un ecosistema, ecco una società...
Partiamo dalla storia dei luoghi e dalla biologia per un'esplorazione a tutto tondo attraverso il corpo e i nostri sensi, con stupore creatività e logica. Le attività proposte durante le visite, di immedesimazione, manipolazione, coordinazione, ripercorrono secondo la stagionalità i lavori nell'orto; non sono esperienza nel senso di "un tentativo come un altro di fare una cosa qualsiasi, che fatta una volta si aggiunge all'elenco delle cose che penso di conoscere, perchè una volta le ho provate". Questo non serve a nulla: troppo spesso un tentativo superficiale viene scambiato per conoscenza.
Possono invece essere esperienza nel senso di dare al proprio corpo un'occasione per sentirsi in un altro modo, in un altro posto, insieme ad altri - uomini, piante, animali; dare alla propria mente uno stimolo che genera dubbi, nuove domande, apre percorsi, crea nuove strutture e nuove connessioni.
Possono invece essere esperienza nel senso di dare al proprio corpo un'occasione per sentirsi in un altro modo, in un altro posto, insieme ad altri - uomini, piante, animali; dare alla propria mente uno stimolo che genera dubbi, nuove domande, apre percorsi, crea nuove strutture e nuove connessioni.
Ci auguriamo che una passeggiata attraverso i nostri boschi e una visita ai nostri campi possa incuriosire i più piccoli e stimolare gli adulti: a non smettere mai di farsi domande, cambiare punto di vista, cercare i rapporti tra le cose, i legami tra le persone, andare oltre il già noto, il luogo comune, alla ricerca di ciò che è la vita: scoprire radici, creare intrecci.
Biodiversità in pochi centimetri quadrati
su una sassaia in montagna
su una sassaia in montagna